Percorso

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22 dic.2017.   Una varietà di proposte musicali ha dilettato il Dirigente scolastico, prof. Gianmarco D’Ambrosio, e il folto pubblico pervenuto presso l’Auditorio della scuola venerdì 22 dicembre 2017, in occasione della  presentazione degli Inni alla fratellanza intitolati “Note di Natale”


I percorsi compiuti dagli alunni delle classi II e III delle sezioni  D, E, G, sono stati articolati su musiche, canti, immagini d’arte, disegni e recitazione in una mescolanza di linguaggi che hanno creato una forma di comunicazione potenziata dal potere evocativo del l’ arte dei suoni che da sempre trasmette emozioni e spinge a riflettere sul vero significato del Natale, ai valori della solidarietà e dell’amore.
Il coro vocale e strumentale delle classi seconde ha dato amplio spazio ai canti della tradizione alternate alla recitazione di testi poetici di Pasternak, D’Annunzio, Madre Teresa di Calcutta e dei nostri illustri conterranei, Adriana De Gaudio e Salvatore Rotondaro che, presenti tra  tra il pubblico, si sono compiaciuti della performance dei giovanissimi musici alla loro prima emozionante esibizione.
I ragazzi hanno espresso a piena voce il loro desiderio di pace, fraternità, condivisione e giustizia cantando della fantastica “Città dei bambini” nella quale  si incontrano “gusti italiani, profumi francesi, ritmi africani e sguardi cinesi” e per la quale gli adulti sono”molto occupati a buttar via confini e steccati”, un bel modo per augurare il Buon Natale nella nostra società che a volte si dimostra intollerante e divisiva.
Il pubblico entrato per la messa in scena del Saggio delle classi terze, è stato intrattenuto dall’intermezzo proposto dagli alunni Francesco De Noia con flauto dolce, Paolo De Luca, Martina D’Ambra ed Angelo Vitale (con chitarra e percussioni) che, rievocando il folclore locale, hanno eseguito una brillantissima tarantella.
L’ensamble corale e strumentale delle classi III ha voluto proporre invece l’interpretazione di una storia che profuma di magia, avvenuta durante la notte del 24 dicembre del 1914, il primo Natale vissuto dai soldati britannici e tedeschi nelle trincee del fronte occidentale (fra Francia e Belgio).
Quella notte, dopo 5 mesi di guerra sanguinosa, si realizzò una eccezionale circostanza dettata dalla spontaneità di un sentimento di fratellanza universale: i cannoni ed i fucili tacquero, ci fu una tregua.  Non la ordinarono i comandi supremi che, invece, fecero di tutto per condannarla ed accertarsi che mai più si ripetesse in futuro… I fucilieri inglesi videro delle candele piazzate dai nemici sugli alberi vicini che stavano a simboleggiare dei piccoli alberi di Natale. I britannici, dal canto loro, iniziarono ad intonare tipici canti natalizi, subito seguiti dai propri nemici. I soldati di entrambe le fazioni uscirono allo scoperto, si abbracciarono, fumarono, cantarono insieme, si scambiarono doni e organizzarono persino delle estemporanee partite di calcio in quella che viene definita la “Terra di Nessuno”. Gli Stati Maggiori coinvolti nel conflitto fecero di tutto per nascondere l'accaduto e cancellarne ogni traccia o memoria. Recentemente, però, sono emerse dagli archivi militari di tutta Europa, lettere, diari e persino fotografie che sanciscono inequivocabilmente che la tregua, anche se non ufficiale, avvenne realmente e si protrasse addirittura per più giorni, nel periodo Natalizio del 1914.
 Il nostro obiettivo è stato ricordare quella notte attraverso melodie e canti tipicamente natalizi che hanno incoraggiato i soldati a fraternizzare, musiche che hanno fatto da cornice ad una lettera-testimonianza di un soldato inglese che ebbe modo di assistere di persona a questo evento, episodio che testimonia il bisogno proprio dell’uomo di pace, d’amore, di rispetto, di misericordia e perdono.
L’attività che rientra nel l’ormai tradizionale Progetto “Saggi di Natale”, approvato dal Collegio dei docenti, è stata coordinata dalla professoressa Nunzia Bloise, in sintonia con i professori  Rita Vigna, Loredana Fatalò, Maria Gabriella Zicari, Francesco Fratto, Rosita Schifino, Maria Pia La Falce, Dina Ferrari e Lucrezia Quartarolo. Hanno prestato sollecita assistenza i signori Capparelli e Pisani
Calorosi applausi hanno premiato l’impegno, il senso di responsabilità, la capacità di interazione e di integrazione, le competenze acquisite dai ragazzi che si sono esibiti.

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